Oggi per la prima volta abbiamo pubblicato alcuni scatti inediti della sala interna del Castelletto del Parco Giardino Sigurtà, uno dei pochissimi luoghi chiusi in questa immensa distesa verde. Si tratta di un edificio merlato con finestre neogotiche costruito dal Marchese Antonio Maffei e che fu inizialmente adibito a "Sala d'Armi". Nel secolo scorso il Castelletto è stato luogo di tavole rotonde e di incontri scientifici e letterari. Alcuni scienziati e Premi Nobel furono ospiti della famiglia Sigurtà: Gerhard Domagk, Alexander Fleming, Selman Abraham Walksman, Albert Bruce Sabin e Konrad Zacharias Lorenz (una targa affissa vicino al portoncino, celebra i nomi di questi studiosi). Negli scatti, visibili sui social network del Parco (nelle gallery fotografiche di facebook e instagram) potrete vedere i dettagli della mobilia creata grazie a sapienti intarsi del legno con la madreperla e affreschi dai colori caldi che richiamano l'atmosfera medievale dei cavalieri. Cinquanta sedie finemente decorate accolgono ad oggi solo i giornalisti invitati durante le conferenze stampa del Parco a porte chiuse, l'atmosfera elegante e delicata che si viene a creare affascinerebbe chiunque. Sono inoltre visibili due busti in bronzo: uno dedicato a Napoleone III che venne nel Giardino nel 1859 durante la Seconda Guerra d'Indipendenza Italiana, il secondo busto è un omaggio al Professor Enzo Franco Inga Sigurtà, genitore degli attuali proprietari del Parco. La sala è impreziosita da ricordi scritti e immagini d'epoca di personaggi celebri che sono stati ospiti di questo Giardino: un esempio tra tutti è una fotografia della Lady di Ferro: Margaret Thatcher. Dalle finestre di questo storico edificio ci si affaccia sul un silenzioso laghetto nel querceto abitato da scoiattoli, sulle fronde, e da carpe koi, tra le acque: dal portoncino verde invece si ha la veduta sul Viale dei Tramonti contornato da alti cipressi.