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Un ponte tra passato e futuro: il Parco Giardino Sigurtà avvia un progetto che unisce restauro, ricerca e tecnologia per valorizzare il suo patrimonio naturale e storico.
Negli archivi del Giardino, infatti, è riemersa la mappa originale dell’impianto di irrigazione degli anni Cinquanta, simbolo dell’ingegno e della visione che ancora oggi guidano il Parco. Restaurata dallo studio veronese Domus Arte, la mappa ha ritrovato compattezza e leggibilità, tornando a raccontare la storia del suo sistema idrico (100 km di tubature sotterranee), gestito ogni giorno da uno staff dedicato e da due acquaioli esperti.
Con la nuvola di punti 3D, realizzata tramite rilievi con drone e GPS, il Parco ha ottenuto una mappatura tridimensionale dei suoi 60 ettari, utile per monitoraggi e analisi paesaggistiche.
Sotto la supervisione del professor Daniele Torreggiani e in collaborazione con l’Università di Bologna, nasce infine un progetto di mappatura digitale della vegetazione, base del nuovo Sistema Informativo del Verde (SIV): uno strumento innovativo che unisce conoscenza, tutela e sostenibilità.
Seguire questi progetti è stato un lavoro di squadra: l’idea è partita da Giuseppe Sigurtà, che ha coinvolto il direttore e lo staff tecnico del giardino.
Poi una restauratrice ha curato la mappa storica dell’impianto di irrigazione, un fotografo l’ha digitalizzata e uno stampatore ne ha realizzato copie cartacee.
Un’azienda specializzata ha creato la nuvola di punti 3D tramite rilievi con drone, e il progetto si è arricchito grazie al contributo del mondo universitario, con una supervisione scientifica e una tesi di laurea dedicata.
Infine, per raccontarvelo, si sono aggiunti l’ufficio stampa e la communication manager del Parco Giardino Sigurtà.
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Per saperne di più: https://www.youtube.com/watch?v=opBzIJL45as&t=5s