LOADING
Giuseppe Inga Sigurtà ha inventato una nuova parola, in riferimento al Labirinto del Parco Giardino Sigurtà: “ polirinto”.
Il Labirinto del Parco infatti è un’ architettura vegetale con 1500 piante di tasso che circondano una torre centrale e ha più vie e più soluzioni in uscita; nella lingua inglese il termine “labirinto” si distingue tra “maze” che si riferisce ad un percorso intricato con più vie che mettono alla prova chi lo percorre e “labyrinth” che, invece, porta con un percorso unico e continuo al centro. In italiano al momento non c’è questa sottile ma importante distinzione, pertanto Giuseppe Sigurtà ha pensato di creare il termine "polirinto" in riferimento al labirinto del Parco che, con sentieri diversi, è caratterizzato da più vie, più soluzioni di uscita offrendo al visitatore più possibilità di smarrirsi e trovarsi, nei suoi 2500 metri quadrati di superficie.
Sigurtà afferma: “Questa parola nasce qui, tra i sentieri del mio Labirinto al Parco Giardino Sigurtà, dove ogni passo diventa scoperta”.
Il polirinto del Parco sorge vicino al Viale delle Rose e alla Grande Quercia, ed è stato inaugurato nel 2011 dopo 6 anni di lavori; oltre ad essere uno dei punti più attrattivi del Giardino per la sua bellezza e particolarità, è frutto di un processo di riqualificazione ambientale, poiché al suo posto vi era un parcheggio, quando era in vigore l’auto-visita al Parco - Giardino fino agli anni 2000.
L’ambizione è che il termine “polirinto” entri nell’uso comune tra i parlanti e che venga riconosciuto dall’Accademia della Crusca, per definire così un percorso con più soluzioni.